Il futuro semplice indica un’azione che accadrà in un tempo successivo rispetto al momento in cui si parla (io vedrò)
Il futuro semplice può anche esprimere
- Un ordine e in quest’uso equivale al modo imperativo (es: Lo chiederai (chiedilo!) a tuo padre! )
- Un dubbio espresso in forma interrogativa o esclamativa (es: Dove sarà mai questo negozio?/ Non crederà che lo faccia ora!)
- Una concessione (es: Sarà anche così, ma non ci credo.)
- Un’affermazione attenuata ed espressa in tono cortese (es: Ammetterai che è strano. / Ti dirò subito cosa penso di lui)
- Una valutazione approssimativa o una supposizione (Sarà quasi mezzogiorno/ A quest’ora sarete stanchi.)
In alcune frasi dipendenti esprime il rapporto di posteriorità rispetto a un verbo coniugato al presente o al passato prossimo oppure la contemporaneità rispetto al futuro.
- Non sa se capiranno.
- Gli ho detto che lo aiuterò.
- Ve ne parlerò quando verrete.
- Se mi aiuterai te ne sarò grato.
Il futuro anteriore (io sarò visto, io sarò stato visto) indica un evento futuro che si realizzerà prima di un’altra azione futura: ha quindi valore relativo ed esprime il rapporto di anteriorità rispetto al futuro semplice. Viene usato soprattutto nelle subordinate temporali, oggi, tuttavia specie nel parlato, si tende a sostituirlo con il futuro semplice.
- Ti presterò questo libro, dopo che l’avrà letto anche mia madre.
- Appena Paolo avrà dato l’esame, partiremo per le vacanze
Viene usato anche per esprimere altri significati, riferiti al passato:
- Una concessione (es: Avrà anche avuto fretta, ma guidava da incosciente!)
- Un dubbio (es: Avrà preso le chiavi?)
- Una supposizione o una valutazione approssimativa (es: Quando ho udito lo sparo, saranno state circa le tre.)